Tipologie filtri aria

Tipologie filtri aria

Certamente, la qualità dell’aria che respiriamo ha un impatto significativo sulla nostra salute e sul nostro benessere complessivo. In molti ambienti, come le case, gli uffici e le strutture industriali, i contaminanti presenti nell’aria possono influenzare negativamente la qualità dell’aria stessa e, di conseguenza, la qualità della vita delle persone che occupano tali spazi. I filtri aria giocano un ruolo cruciale nel migliorare la qualità dell’aria interna, contribuendo a ridurre la presenza di particelle sospese, allergeni, polveri e altre sostanze nocive.

In questa guida osserveremo le loro caratteristiche e specifiche”, esploreremo in dettaglio le diverse tipologie di filtri aria disponibili sul mercato, mettendo in evidenza le loro caratteristiche distintive, i meccanismi di funzionamento e le specifiche applicazioni consigliate. Dalla filtrazione delle particelle più grosse alla cattura di contaminanti microscopici, ogni tipo di filtro ha il suo ruolo nel promuovere un ambiente più sano e confortevole.

Durante questa esplorazione, affronteremo anche le considerazioni importanti da tenere in mente quando si sceglie un filtro aria, come l’efficienza di filtrazione, la classe di filtrazione, la durata, la manutenzione e altro ancora. Comprendere le diverse tipologie di filtri aria e le loro caratteristiche aiuta a prendere decisioni informate sulla selezione e l’installazione dei filtri più adatti alle esigenze specifiche di ciascun ambiente.

Che tu sia interessato a migliorare la qualità dell’aria nella tua casa, nel tuo luogo di lavoro o in altri spazi, questa guida ti offrirà una panoramica completa delle opzioni disponibili e ti aiuterà a fare scelte illuminate per creare un ambiente più salubre e piacevole da abitare.

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Gruppo II° A = METALLI ALCALINO-TERROSI
Gli elementi appartenenti a questo gruppo presentano tutti un aspetto lucente, sono teneri, duttili, malleabili, ottimi conduttori del calore e dell’elettricità. Hanno valenza 1. Si combinano facilmente con l’ossigeno, cioè sono ottimi riducenti. Formano idrossidi fortemente basici. Si sciolgono negli acidi formando i sali corrispondenti.  Litio (Li): Scoperto nel 1817 da J. A. Arfwedson; il nome deriva dal greco lithos, pietra. Sodio (Na): Isolato nel 1807 da H. David; il nome deriva da natrium, nome medievale del carbonato, ( latino: nitrum, greco: nitron). Potassio (K): Isolato nel 1807 da H. David; il nome deriva dall’inglese potash (cenere di pentola), il simbolo deriva dal latino kalium che a sua volta deriva dall’arabo quali, alcali. Rubidio (Rb): Scoperto nel 1861 da R. Bunsen e R. Kirchoff sottoponendo ad esame un campione di lepidolite; il nome deriva dal latino rubidus, rosso. Cesio (Cs): Scoperto nel 1860 da R. Bunsen e R. Kirchoff; il nome deriva dal latino caesium, azzurro, in conseguenza delle righe azzurre presenti nello spettro. Francio (Fr): Scoperto nel 1939. Questi elementi presentano lucentezza metallica, sono duttili, teneri e buoni conduttori del calore e dell’elettricità. Hanno valenza 2. Berillio (Be): Scoperto nel 1798 da N. L. Vauquelin, e dal 1828 è stato isolato da F. Wöhler; il nome deriva dal suo più comune minerale berillo, (greco: béryllos). Magnesio (Mg): Scoperto nel 1775 ed isolato nel 1808 da H. Davy; il nome deriva da Magnesia, città dell’Asia Minore. Calcio (Ca): Scoperto nel 1808 da H. Davy; il nome deriva dal latino calx, calce. Stronzio (St): Scoperto nel 1790 da Adair Crawford, ma anche attribuito a William Cruikshank nel 1787, isolato infine nel 1808 da H. Davy; il nome deriva dal nome di una città scozzese, Strontian. Bario (Ba): Scoperto nel 1808 H. Davy; il nome deriva dal greco barys, pesante, denso. Radio (Ra): Scoperto nel 1898 ad opera di Marie e Pierre Curie; il nome deriva dal latino radius, raggio.
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